Dipendenza da sport

Il famoso motto latino “Mens sana in corpore sano”, ci ricorda come, fin dai tempi antichi, la cura del corpo fosse considerata strettamente connessa al benessere psicologico. Il corpo e la mente, il fisico e la psiche, erano considerate incatenate l’uno all’altra in modo da potersi influenzare a vicenda, nel bene e nel male. La maggior parte di noi, hanno esperienza del fatto che un malessere fisico può incidere sul nostro umore, o che una certa instabilità psicologica, può ripercuotersi sul nostro fisico. Oggi giorno, fare attività fisica, permette di mantenerci sani e in forma, alleviando dolori e stress quotidiani. Sempre più conosciuto e promosso come metodo naturale di supporto alla salute, sia in termini di prevenzione che di intervento per ridurre numerose problematiche fisiche, psicologiche e sociali, lo sport può anche diventare un’ossessione dannosa per la salute stessa, chiamata “dipendenza dallo sport”, trasformando un’attività sana in un’attività dannosa per la salute stessa, con sintomi di astinenza fisica.
La dipendenza da sport, ovvero l’exercise addiction, può essere definita come una dipendenza psicologica e/o fisiologica da un programma di esercizio fisico e si caratterizza per la comparsa di sintomi d’astinenza dopo 24-36 h di mancata pratica dell’attività sportiva. Ci si riferisce ad una condizione in cui esistono dei sintomi simili a quelli presenti in altri tipi di dipendenze.

Dipendenza da sport – Ricerche e studi

La dipendenza da esercizio fisico ha caratteristiche simili alle altre dipendenze da comportamento. Il primo passo per capire il problema è considerare le motivazioni che spingono la persona ad una pratica sportiva eccessiva. Alcuni studiosi, sono riusciti ad individuare delle categorie di “maniaci sportivi”, cioè persone che si rapportano in modo non equilibrato all’attività sportiva. Tali categorie sono:

  • “sani nevrotici”, ossia coloro che traggono un positivo miglioramento dalla pratica sportiva, accompagnata da un senso di benessere, di realizzazione e di successo.
  • “sportivi compulsivi”, in cui l’attività fisica è un modo come un altro per sostenere una precisa routine che conferisce un senso di controllo e di superiorità morale, lenisce uno stato di malessere che la persona prova al di fuori dell’attività fisica oppure, al contrario, può rappresentare l’unico momento della giornata in cui ci si sente vivi e attivi, in contrasto con un’esistenza che appare vuota e priva di significato.
  • “dipendenti dallo sport”, in cui l’attività fisica ha una funzione di regolatore dell’umore e di uno squilibrio interno e in cui essa finisce per dominare in modo crescente l’intera vita.

È solo con quest’ultima condizione che si può parlare di “dipendenza sportiva” definita primaria se ritenuta indipendente da altre patologie, oppure secondaria, quando è associata a sintomi di sottostanti disturbi alimentari, in cui l’esercizio fisico gioca un ruolo fondamentale nel tentativo di controllo del peso e dell’immagine corporea. È probabile incontrare persone affette da anoressia o bulimia che presentano una dipendenza da sport, come patologia secondaria o una tendenza compulsiva a praticare attività fisica.

Dipendenza da sport – Conseguenze

Recenti studi hanno consentito di individuare le caratteristiche psicologiche principali che connotano la dipendenza dallo sport. Il desiderio persistente e tentativo infruttuoso di controllare o ridurre l’attività fisica praticata; disagio fisico o psicologico in relazione alla riduzione o cessazione delle abitudini di allenamento, sono alcune delle 4 dimensioni generali della dipendenza dallo sport. Per poter sostenere che si è in presenza di questa sindrome, non è necessaria la presenza di tutti i sintomi. Alcune caratteristiche associate, infatti, rappresentano tratti indicativi non sempre attivi in tutti i dipendenti dallo sport, con un funzionamento alterato in almeno due aree tra la seguenti:

  • Psicologico, dov’è presente l’incapacità a concentrarsi su un’attività, a causa del pensiero ricorrente all’esercizio fisico
  • Sociale o lavorativo, si intende tutti i problemi di tipo sociale, familiare o lavorativo che sono connessi alla pratica sportiva.
  • Fisico, ciò ulteriori sforzi dovuti al sovrallenamento o allenamento nonostante infortuni o parere medico contrario.
  • Comportamentale, dove si verifica un comportamento sportivo inflessibile, stereotipato o mirato all’auto-punizione.

Ci sono delle caratteristiche psicologiche e comportamentali tipiche dei soggetti dipendenti da sport che possono essere riconducibili a tutte le dipendenze in generale, quali:

  • Tolleranza, ovvero aumentare gradualmente la quantità di esercizi svolti
  • Eccesso di attività fisica
  • Allenamento solitario
  • Inganno, legato al mentire in merito all’attività fisica
  • Motivazioni ossessive che guidano l’attività sportiva quali: prestazione, controllo umore, controllo sonno, autostima, controllo peso, controllo immagine corporea
  • Presenza di disturbi alimentari (anoressia, bulimia) o di comportamenti di controllo alimentare (diete e assunzione integratori)

Praticare con regolarità un’attività fisica ha importanti e positive ripercussioni sulla salute fisica e psicologica del soggetto; in questo caso colui che pratica sport considera il medesimo come una parte importante dei propri interessi quotidiani, unitamente ad altri aspetti quali famiglia, amici e lavoro.

Dipendenza da sport – Impatto sulla famiglia

Quando s’è in presenza di una “dipendenza da sport”, tutta la vita del soggetto viene a strutturarsi intorno alla pratica regolare dell’attività fisica con notevoli conseguenze negative nel campo della famiglia, amicizie, lavoro ecc. Si comincia a trascurare le altre sfere sociali e relazionali della propria vita, dedicandosi in modo ossessivo allo sport. Non si pensa ad altro, tutte le azioni e gesti quotidiani sono finalizzati all’avere tempo per andare in palestra e praticare sport. La famiglia viene dimenticata, così anche la vita di coppia e il ruolo di genitore.

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