PROGRAMMA TERAPEUTICO MULTIMODALE INTEGRATO DELLA S.I.I.Pa.C.

LA TERAPIA MULTIMODALE INTEGRATA

La S.I.I.Pa.C fonda le sue tecniche terapeutiche su un approccio di terapia multimodale integrata.

Questo tipo di terapia nasce negli anni ’50 all’Università di Palo Alto negli Stati Uniti con l’obiettivo di strutturare degli interventi esclusivi e adeguati ai bisogni personali di ognuno. Alla base c’è l’ecletticismo sistematico, ovvero, l’uso di molte tecniche derivanti da fonti diverse senza adesione ai principi o alle teorie che li hanno generati.

Questo modello prevede l’applicazione contemporanea e/o sequenziale di diverse metodologie terapeutiche (psicoterapeutiche, socio-riabilitative, farmacologiche) e l’utilizzo di diversi strumenti e tecniche nell’ambito di ogni specifica metodologia terapeutica, senza una netta adesione a principi o teorie della propria scuola di riferimento; ciò significa che il terapeuta, con il proprio schema teorico di riferimento, può utilizzare tecniche provenienti da modelli differenti per raggiungere il risultato desiderato.

Lo scopo è quello di selezionare il trattamento più efficace e adattarlo ai bisogni e alla specificità del singolo paziente, scegliendo la strada più conveniente in quella circostanza e non l’unica che il suo modello gli permette. A differenza dei modelli tradizionali, il Modello Multimodale Integrato risulta essere più flessibile e personalizzabile alle esigenze di ciascuna persona, dunque, maggiormente efficace nel trattamento delle dipendenze. Infatti, la variabilità delle persone e delle forme di dipendenza esistenti necessitano la personalizzazione degli interventi. Per fare questo, è necessario predisporre un processo finalizzato alla presa in carico totale del paziente, disegnando un percorso ideale in grado di accompagnare la persona.

Per questo all’interno dell’equipe della S.I.I.Pa.C si possono trovare psicoterapeuti provenienti da vari orientamenti: sistemico-relazionale, cognitivo-comportamentale e psicodinamico. Ma non solo. L’intervento terapeutico nella sua totalità prevede l’integrazione di questi tre orientamenti.

L’integrazione e la multimodalità prevedono un’equipe multidisciplinare, la sola in grado di prendere in carico la persona sotto diversi punti di vista. Motivo per il quale ci sono diverse figure professioanali necessarie che collaborano con la S.I.I.Pa.C.: psichiatri, medici con diverse specializzazioni, avvocati, commercialisti, criminologi ecc.

La S.I.I.Pa.C. prende in carico la persona, con i suoi aspetti disfunzionali e offre un programma completo per la diagnosi, la terapia e il reinserimento sociale e lavorativo.

Nello specifico, la SIIPaC impiega l’approccio Multimodale BASIC-ID che rappresenta uno strumento di valutazione completo e facilitante la formulazione del caso, in quanto concepisce la personalità come il prodotto di sette diverse caratteristiche dell’essere umano:

  • Behaviour – Comportamento
  • Affective processes – Processi Emotivi
  • Sensation – Sensazioni
  • Images – Immagini
  • Cognitions – Cognizioni
  • Interpersonal Relations – Relazioni interpersonali
  • D-Biological Functions – Funzioni Biologiche.

Il percorso terapeutico della SIIPaC, intrapreso dall’equipe specialistica multidisciplinare della nostra comunità, e da tutte le altre figure professionali partecipanti, si pone la necessità di mettere al centro il paziente come portatore di una sofferenza, e la sofferenza delle persone a lui care. L’obiettivo finale sarà quello di ridare nuove e migliori prospettive di vita.

ITER TERAPEUTICO

L’adozione del Modello Multimodale Integrato si basa sul presupposto che il processo terapeutico si rivolga sia al comportamento di dipendenza che ai processi sottostanti, responsabili dello sviluppo della dipendenza, ma anche alle conseguenze provocate da essa. Dato che nello sviluppo e nel mantenimento della dipendenza ritroviamo aspetti e cause di tipo psichico, psicopatologico, interpersonale, affettivo, cognitivo, sociale e ambientale, è fondamentale integrare le varie conoscenze e i vari approcci teorici, in un quadro che tenga in considerazione la persona nella sua totalità, inserita nel suo contesto socioculturale e relazionale. Un approccio eccessivamente focalizzato su un unico modello terapeutico, rischia di escludere dal trattamento alcune aree importanti.

L’iter terapeutico prevede:

  1. Assesment diagnostico attraverso un programma intensivo di tre giorni. Lo scopo principale è quello di fare diagnosi, ovvero riscontrare la presenza o meno di una forma di dipendenza comportamentale (con la sua gravità) e di problematiche affini. Tutte le attività che vengono svolte sono indirizzate ad effettuare una valutazione psicologica e psicopatologica della persona, in modo da ottenere un quadro generale dell’individuo, sul quale ci si baserà per pianificare un progetto terapeutico individualizzato, ossia creato ad hoc per la persona.
  2. Presa in carico del paziente con scelta del percorso terapeutico più adeguato, appropriato, efficace e necessario.
  3. Programma terapeutico multimodale-integrato, ideato e pensato ad hoc per la persona (percorso individualizzato), con modalità, frequenza e durata variabili.
  4. Follow up e gestione delle ricadute ogni 3 mesi per il primo anno e poi una volta l’anno.

ASSESMENT DIAGNOSTICO:

La valutazione diagnostica prevede un diverso connubio di attività, che sono le seguenti:

  • Partecipazione a 3 incontri di gruppo con altri pazienti della S.I.I.Pa.C. o con altre persone che stanno svolgendo il programma diagnostico. Sono dei gruppi di stampo informativo e psicoeducativo, dove si approfondiscono le dinamiche della dipendenza, quelle famigliari e viene illustrato quello che implica entrare in un trattamento;
  • 1 colloquio individuale;
  • Somministrazione e compilazione di test e questionari diagnostici, sia di carattere generale, che vanno ad indagare gli aspetti di personalità, ma anche di carattere più specifico, che vanno ad indagare la problematica portata, con successivo confronto con l’esperto;
  • Compilazione della cartella clinica, un’intervista semi strutturata con lo scopo di ricavare maggiori informazioni su diverse aree di vita della persona;
  • Prima visita psichiatrica;
  • Incontro di restituzione, nel quale l’equipe S.I.I.Pa.C. espone cosa è stato riscontrato (diagnosi) e la conseguente proposta di trattamento.

Alla fine del programma di valutazione, verrà rilasciato un breve referto su quello che è emerso, con la diagnosi effettuata e la proposta di trattamento.

Possono essere prevista attività extra, a seconda dei casi. Dopo la valutazione, la persona non ha nessun obbligo a continuare il trattamento con la S.I.I.Pa.C.

PROGRAMMA TERAPEUTICO MULTIMODALE INTEGRATO:

  • Psicoterapia individuale
  • Colloqui individuali di motivazione, sostegno, gestione di aspetti di vita problematici, miglioramento della qualità di vita
  • Terapia di gruppo
  • Gruppi monotematici e informativi, di stampo anche ludico e creativo
  • Gruppi AMA (auto-mutuo-aiuto)
  • Psicoterapia di coppia e/o famigliare
  • Laboratori artistici e di scrittura creativa
  • Psicodiagnostica e psicoeducazione
  • Training di stampo cognitivo-comportamentale (mindfulness, training masturbatorio)
  • Eventuale reinserimento sociale e lavorativo
  • Eventuale terapia farmacologica
  • Riabilitazione e recupero delle abilità sociali
  • Supporto e sostegno alla famiglia

La terapia di gruppo e i gruppi monotematici sono tra le specialità di intervento della S.I.I.Pa.C.

Nel gruppo è possibile il confronto e lo scambio tra persone con problematiche simili e legate alla dipendenza comportamentale. Questo confronto aiuta a ridurre il pregiudizio e gli stereotipi, aiuta a sentirsi compresi e capiti, ma soprattutto aiuta a rompere l’isolamento in cui il dipendente si trova. Il gruppo dà la possibilità di aprirsi senza sentirsi soli nella sofferenza. I processi di rispecchiamento, risonanza, comprensione e confronto reciproco nel gruppo hanno una potenza fortissima, non equiparabile a nessun altro setting terapeutico. Nelle dipendenze, costituiscono il fulcro del trattamento in quanto i pazienti ne traggono beneficio e insegnamenti in maniera intensa e personale, anche grazie al senso di appartenenza che si forma nello stare in gruppo.

TERAPIE ALL’AVANGUARDIA

La S.I.I.Pa.C. è, inoltre, in grado di offrire una tecnica terapeutica all’avanguardia per il trattamento della dipendenza da pornografia: il training masturbatorio che si basa sulla desensibilizzazione immaginale. Una tecnica di intervento che il dott. Cesare Guerreschi ha mutuato dallo psicologo americano Daniel Goodman e che ha portato, per la prima volta, in Italia.

La S.I.I.Pa.C offre anche la possibilità di effettuare sedute di psicoterapia con la tecnica EMDR.
EMDR sta per Eye Movement Desensitation and Reprocessing, trattamento d’elezione per la cura del trauma, che vanta una diversi studi di efficacia terapeutica.

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